Un viscido banchiere riceve una misteriosa lettera firmata “Judex” dove gli viene chiesto di scegliere se restituire i soldi che ha truffato al popolo o la morte... Secondo lungometraggio cinematografico, dopo l'omonimo film del 1934, dedicato a Judex, personaggio feuilleton creato per lo schermo nel 1916 da Arthur Bernède e Louis Feuillande (il regista del notevole “Les Vampires” del 1915), e in seguito trasportato anche in novelle. Un film fantastico, volutamente espressionista, girato in un superbo bianco e nero, pieno di magia, mistero, culto delle tenebre e poesia. Pollock, l'attore inglese che incarnò in questo film Judex, nello stesso anno interpretò, sempre come protagonista, un altro film francese basato su un altro personaggio feuilleton “Rocambole”.

Georges Franju (1912-1987) Dopo una lunga carriera come scenografo di teatro (visibilissima in tutti i suoi film) entra nel mondo del cinema prima come co-fondatore della Cinémathèque Française, poi come documentarista, e infine come regista di eleganti lungometraggi visionari. Il suo capolavoro rimane l'horror “Les Yeux Sans Visage” (“Occhi Senza Volto”) del 1960, pellicola che ispirò sia Hershell Gordon Lewis per i suoi futuri prodotti gore, sia George Romero per la realizzazione della maschera di “Bruiser” (2000). Le sue altre incursioni nel genere feuilleton sono state con il film “Nuits Rouges”” e la mini serie “L'Homme Sans Visage”, entrambe del 1974, col medesimo cast, e sempre ispirate ad un personaggio creato da Feuillande nel 1919. Mentre il suo primo lungometraggio, "La Tête Contre Les Murs" del 1959, anticipa notevolmente i temi, e gli orrori, di pellicole come “Shock Corridor” (1963) di Samuel Fuller e “One Flew Over The Cuckoo's Nest” (1975) di Milos Forman.