LE AVVENTURE DEL PRINCIPE ACHMED DI LOTTE REINIGER

Tratto dalla specificità della Nightmare Classic, sezione dedicata alla valorizzazione del cinema del passato, la proposta della XVI edizione verte su un film il cui valore storico è grande quanto la sua bellezza. È il caso della pellicola d’inizio secolo dal titolo Le avventure del Principe Achmed di Lotte Reiniger che vede alla regia una delle rarissime donne che hanno scritto la storia del cinema, considerata la pioniera del film di silhouette.

 

Inserito all'interno della splendida cornice della Notte d'Oro 2018, il film è presentato in occasione dell'evento Nightmare&Dreamers, realizzato grazie alla collaborazione ormai storica con il Circolo Sogni "Antonio Ricci".

 




La storia è ispirata ai racconti di Le mille e una notte. Uno stregone malvagio porta al califfo un miracoloso cavallo alato di legno, in cambio della sua bellissima figlia, Dinarsade. Suo fratello, il Principe Achmed, che dubita del potere dello stregone, balza sul cavallo che prontamente vola via.
Achemd raggiunge le isole magiche di Wak-Wak dove incappa in una gara di amorevoli principesse uccello, innamorandosi della loro leader Peri Banu, che però viene rapita dallo stregone. Mentre Achmed è imprigionato in una montagna ardente, Peri Banu viene venduta all’Imperatore della Cina che la dà in matrimonio ad un orribile nano. Finalmente Achmed si trova in salvo grazie a un’orchessa - nemica giurata dello stregone - che lo munisce di un'armatura magica e lo porta in Cina, dove raggiunge Peri Banu che però viene nuovamente rapita, questa volta dai Djinns e Afreets di Wak-Wak.
Mentre la insegue, lungo la strada Achmed salva un giovane uomo da un mostro. Si chiama Aladino, che per una strana coincidenza è lo sposo della sorella di Achmed, Dinarsade. Il matrimonio era stato reso possibile da una meravigliosa lampada magica che Aladino aveva sottratto allo stregone malvagio. Lo stregone si era però rimpossessato della lampada, stregando il palazzo fantastico di Aladino e sua moglie Dinarsade.
L’orchessa riesce a trovare lo stregone e lo uccide, ottenendo la lampada magica, e si unisce ad Achmed e Aladino. Insieme attaccano i Djinns e dopo una dura battaglia li sconfiggono, portando in salvo Peri Banu.Il castello di Aladino scende verso di loro dal cielo con Dinarsade ancora al sicuro e le due coppie felici salutano l’orchessa mentre volano verso Baghdad.

 

Il film in silhouette Die Abenteuer des Prinzen Achmed fu realizzato tra il 1923 e il 1926. Lotte Reiniger, insieme suo marito e collaboratore Carl Koch, così come a molti dei massimi innovatori artistici di quel periodo (Walther Ruttmann, Berthold Bartosch, Alexander Kardan), si è ispirata alle novelle orientali di Le mille e una notte, conservandone la bellezza, l'aspetto comico così come la violenza, e ha combinatp questi aspetti con le risorse tecniche del cinema.
Anche se Il Principe Achmed ha riscosso successo dapprima in Francia (dopo una prima proiezione a Berlino nel maggio 1926), il film è riconosciuto come un prodotto unico dell’Età d’Oro del cinema tedesco. Fu realizzato in una piccola dèpendance a Postdam nella tenuta di Louis Hagen, giovane banchiere berlinese e mecenate che aveva visto alcuni dei lavori precedenti di Reiniger. Die Abenteuer des Prinzen Achmed è una fantasia eccitante e magica che riesce a mantenere l’atmosfera originale delle leggende arabe, interpretate attraverso lo schermo cinematografico.

 

Il negativo originale fu distrutto a Berlino verso la fine della guerra insieme alla maggior parte del lavoro di Reiniger. Fortunatamente il positivo in nitrato, seppur tutto tranne che completo, è stato conservato nell’archivio del British Film Institute, da cui sono state fatte nuove stampe. Nel 1999, come tributo al 100 anniversario della nascita di Lotte Reiniger, il film è stato restaurato dal Deutsches Filmmuseum di Francoforte, con didascalie in tedesco copiati ispirati ai motivi originali dei film di Germaine Dulac.




Lotte Reiniger, nata a Berlino nel 1899, è stata tra i primi artisti ad esplorare le tecniche del film d’animazione. Il suo primo film, Das Ornament des verliebten Herzens, risale al 1919.
Lavorando nella Berlino dei primi anni Venti, fu in grado di elaborare un sistema di forme animate in cartone ponendole direttamente sotto la camera, producendo così con incredibile delicatezza e unicità delle figure silhouette.
Iniziò a lavorare con l’aiuto del marito Carl Koch e successivamente collaborò con Jean Renoir, in Francia.
Nel 1934, Lotte Reiniger, come molti altri registi tedeschi, lasciò la Germania per l’Inghilterra, dove si unì all'avanguardista G.P.O Film Unit.
Dopo aver realizzato, con successo, una serie televisiva per la BBC fatta di giochi di luce e ombre, produsse con la Primrose Productions una serie di film ispirati a fiabe ancora oggi visti in tutto il mondo. Uno di questi, Il piccolo sarto galante, vinse il primo al Festival di Venezia del 1955.

Lotte Reiniger realizzò le figure per i suoi film ritagliandole con l’utilizzo delle forbici. La profondità e i delicati toni dello sfondo dei suoi film sono realizzati da vari strati di fazzoletti di carta, fotografati su un piatto orizzontale in vetro illuminato dal basso. Molte di queste figure sono realizzate appositamente per primi piani e campi lunghi, il dettaglio e il contorno è in ogni caso leggermente diverso. I suoi ultimi film sono a colori grazie all’utilizzo delle gradazioni e sfumature della gelatina colorata, funzionali ad ottenere l’effetto dei paesaggi.
L’arte di Lotte Reiniger è unica ed è tuttora oggetto di ammirazione.

Lotte Reiniger morì all’età di 82 anni nel giugno del 1981 a Dettenhausen, vicino a Tubinga, dove trascorse gli ultimi mesi della sua vita. Il repertorio completo delle sue opere contiene 40 film realizzati con la tecnica delle ombre cinesi.


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