SALA PIENA PER PUPI AVATI ALLA PREMIERE DEL NIGHTMARE

Venerdì 23 agosto Pupi Avati ha presentato al CinemaCity di Ravenna la sua ultima opera Il Signor Diavoloche segna il rtitorno del regista al genere horror. O meglio al "gotico rurale", come Avati stesso lo definisce prendendo in prestito un noto titolo di Eraldo Baldini, presente in sala e al suo fianco nella chiacchierata che ha seguito la proiezione. 


Una sala piena ha accolto la quarta Festival Premiere targata Ravenna Nightmare. Il nuovo lavoro di Avati è un film che intreccia la storia italiana del secondo dopoguerra, la politica e la cultura contadina, il tutto avvolto in un'atmosfera di paura e suspense, tra grandi scene di orrore e messaggi forti, molto apprezzati dal pubblico che ha salutato i titoli di coda con grandi applausi.

 

 




Nell'incontro con il pubblico, Avati rivela subito la difficile gestazione di questa pellicola, tratta proprio da un suo romanzo, che ha ricevuto ben 7 rifiuti prima di essere accettata da Rai Cinema. Il regista spiega poi il motivo: "Il cinema italiano oggi è in grande crisi, produce quasi esclusivamente commedie, con cast ricorrenti e risultati spesso molto modesti. Un tempo si producevano tanti film e di tanti generi". La difficoltà del cinema di genere, secondo il regista di origine bolognese, non è però da attribuire agli scarsi incassi del botteghino. E i primi risultati de Il Signor Diavolo sembrano confermarlo, visto il terzo posto nelle prime serate d'uscita alle spalle dei blockbuster americani Il Re Leone e il nuovo capitolo di Fast & Furious.


Tanti sono i temi accarezzati nel film, più o meno velatamente. Dalla paura del buio, al terrore di perdere il consenso politico. E poi le tradizioni contadine, le superstizioni e il rifiuto del diverso. Il Signor Diavolo tocca con scene forti e mai banali le corde delicate del culto cristiano e delle comunità rurali, spesso chiuse in sè stesse. E con un finale che riserva una piccola sorpresa a chi ha già letto il libro.




Giunto a Ravenna "per vigliaccheria - scherza il regista - perché in Emilia-Romagna sento una grande amicizia", la sua partecipazione alla Premiere organizzata dal Ravenna Nightmare Film Fest non è dovuta solo alla ricerca di un luogo sicuro. Pupi Avati svela infatti di aver fatto un giro in centro nel pomeriggio di venerdì 23 agosto: "Ho incontrato il vostro sindaco oggi e la scorsa settimana il sindaco Nardella di Firenze per fare un film sulla vita di Dante Alighieri". Un film che prenderà spunto dal Trattatello in laude di Dante scritto da Boccaccio e che probabilmente vedrà il regista di nuovo in azione in territorio emiliano-romagnolo. Azzarda Pupi Avati che "sarà un modo per sperimentare la Film Commission dell'Emilia Romagna".


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