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NIGHTMARE CLASSIC _ NOIR MELO'

Attraverso Nightmare Classic, la sezione storica curata dal programmer Carlo Tagliazucca, Ravenna Nightmare può dare voce, attraverso retrospettive e omaggi, al cinema del passato, sottolineando la sua grande e sempre costante importanza e presentando titoli di grande valore richiamo, spesso restaurati e provenienti da Cineteche e collezioni private.

I titoli che compongono la selezione di quest’anno di Nightmare Classic, concentrata sul rapporto tra noir e melodramma, sono:

 

Vertigine (Laura) di Otto Preminger, 1944; 

99 River Street  (Non cercate l'assassino) di Phil Karlson 1953; 

Out Of The Past (Le catene della colpa) di Jacques Tourneur , 1947.




Come le pallottole al vento: quando il noir si tinge di melodramma

Il noir, più che un vero genere, è un’atmosfera, uno stile, che si impadroniscono di una storia di crimine deformandola, rendendola onirica, disperata, angosciante. 

Nel noir i protagonisti, che siuano poliziotti, criminali o gente comune, perdono i confini della loro vita e dei loro scopi, il controllo della propria quotidianità, vivono braccati non solo dai loro nemici, ma anche dagli ambienti in cui vivono, resi minacciosi da tagli di luce inquietanti, ombre, vicoli oscuri, come se dalla realtà si fossero trasferiti in un incubo espressionista.

Non è un caso se poco prima della scena madre di Laura di Otto Preminger il protagonista si addormenta, e nemmeno che il ritorno della dark lady in Out of the Past sia messo in scena senza alcuna suspence né preparazione, con jane greer che semplicemente entra in quadro come se non fosse mai sparita facendo trasalire Robert Mitchum e lo spettatore. Non è un caso nemmeno che nella scena più originale e moderna di 99 River Street, , quella metacinematografica ambientata in un teatro, il protagonista non sia in grado di distinguere la realtà dalla finzione. 

Un film noir è un thriller impazzito in cui la perdita di controllo dei protagonisti viene accentuata da una messa in scena sottilmente irrealistica.

Il motore che innesca il crollo del mondo dei protagonisti sono quasi sempre le passioni, l’incontro con una donna sbagliata e l’entrata nel suo mondo. Gli amori del cinema noir sono incontrollabili, destabilizzanti, e questo porta spesso il genere a fondersi con il melodramma, genere nobile e ben più antico con cui condivide elementi come l’impotenza davanti al fato, l’ossessività e l’irrazionalità incontrollabile.

Se due dei film da noi presi in esame, Laura e Out of the Past, sono due degli esempi più alti e celebrati della contaminazione tra noir e melodramma, il terzo, 99 River Street, è invece un piccolo film sghembo e dimenticato, addirittura a lieto fine, ma ha un incipit disperato da annali del genere e un protagonista perdente nato da annali, ma soprattutto contiene una delle più belle battute della storia del genere: ad un certo punto il protagonista distrutto dalle continue infedeltà dalla moglie, credendo che l’attrice che ha appena conosciuto abbia ucciso un uomo, le dice

“There are worse things than murder. You can kill someone an inch at a time.” “Ci sono cose peggiori di un omicidio. Puoi uccidere qualcuno un centimetro per volta.”

Il film è appena cominciato, ma i confini del quotidiano sono già labili, le regole del mondo non sono più valide, l’incubo sta per cominciare.      Carlo Tagliazucca

 



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