Grazie alla rinnovata e preziosa collaborazione con il Conservatorio Statale "Giuseppe Verdi", assisteremo a una performance unica. Gli studenti dei corsi di Musica Applicata e di Sound Design del Conservatorio ravennate, metteranno in musica un’opera di Benjamin Christensen.
Compositori: Giulia Bedeschi, Gabriel De Pace, Damiano Ferretti.
Docenti: Paolo Marzocchi e Andrea Veneri.
Ensemble 20.21 diretto da Damiano Ferretti.
"HÄXAN è un lungometraggio del 1922 prodotto dalla Svensk Filmindustri.
Il film alterna sequenze di taglio documentaristico - l'iconografia diabolica, i vari tipi di sortilegio, il rapporto tra stregoneria e isteria - a episodi basati prevalentemente sull'azione drammatica.
La storia centrale è ambientata nel XV secolo, e inizia da un'accusa di stregoneria lanciata contro una vecchia mendicante. Interrogata e fatta torturare dai frati inquisitori, la donna confessa di aver preso parte al sabba e ne descrive tutti i particolari: l'unzione del corpo, il volo a cavallo della scopa, le danze e i banchetti con i demoni, il bacio sacrilego al Diavolo.
"HÄXAN", il cui titolo italiano è La stregoneria attraverso i secoli, è un film del 1922 diretto da Benjamin Christensen. È un film atipico, che – in un’epoca in cui i generi non erano ancora stati codificati – si propone di gettare uno sguardo il più possibile "oggettivo" su un tema inquietante e drammatico come quello della stregoneria. Con le categorie di oggi sarebbe possibile definirlo quasi una "docu-fiction", un film che alterna momenti dal taglio proto-documentaristico ad altri di "reenactment", ovvero di messa in scena di ciò che viene raccontato. Se la parte documentaristica può a prima vista sembrarci ingenua, ci sono però soluzioni (come i modellini del cosmo, o i modellini dell’inferno) che vengono sperimentati per la prima volta in questo film, e che diventeranno dei cliché nei documentari dei decenni successivi, e in particolare in quelli televisivi.
Nelle parti filmiche vere e proprie invece il discorso cambia completamente. Le luci espressioniste, le parti in animazione, gli "effetti speciali" e il realismo estremo di alcune parti rendono il film di Christensen molto diverso da altri capolavori del cinema di quegli anni, come il Nosferatu di Murnau o il Caligari di Wiene, e per certi versi molto più disturbante. La ricostruzione dell’antro della strega, o la parte dell’inquisizione, e poi delle torture (con la fantastica sequenza del sabba) sono di una bellezza e di una ricchezza di dettagli impressionante.
Così come è incredibile il taglio che potremmo definire quasi "proto-femminista" della narrazione, per i tempi probabilmente piuttosto rivoluzionario.
Musicare un lavoro del genere, anche per la lunghezza e per i differenti momenti, è stata forse la sfida più grande. La musica è affidata ad un ensemble misto, arricchito da tre voci femminili."
- Prof. Paolo Marzocchi.
Alle 21:00 del 15 Ottobre, unisciti a noi per un'esperienza unica che fonde cinema e musica in un'atmosfera coinvolgente!