NIGHTMARE DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Giovedì 26 Luglio Ravenna Nightmare, in collaborazione con Cinemaincentro, curerà la serata speciale Nightmare di una notte di mezza estate all’interno della Rocca Brancaleone di Ravenna, nell’Arena estiva della città. Per l’occasione sarà proiettato il film La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, vincitore di 4 premi Oscar 2018, tra cui Miglior Film e Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura e Migliore Colonna Sonora.

Si tratta sicuramente del film più idoneo a rappresentare il nuovo spirito e i nuovi confini su cui si affaccia la XVI edizione di Ravenna Nightmare Film Fest. La proiezione delle 21:30 sarà preceduta da una breve introduzione a cura degli organizzatori del festival che presenteranno al pubblico alcune novità sulla prossima edizione.

Per questa serata evento Ravenna Nightmare mette a disposizione un numero limitato di biglietti omaggio. Per accreditarsi è sufficiente inviare una e-mail a coordinamento@ravennanightmare.it.

 




Elisa, giovane donna muta, lavora in un laboratorio scientifico di Baltimora dove gli americani combattono la guerra fredda. Impiegata come donna delle pulizie, è legata da una profonda amicizia a Zelda, collega afroamericana che lotta per i suoi diritti dentro il matrimonio e la società, e Giles, vicino di casa omosessuale, discriminato sul lavoro. Diversi in un mondo di mostri dall'aspetto rassicurante, scoprono che in laboratorio (soprav)vive in cattività una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità.

Condannata al silenzio e alla solitudine, Elisa si innamora di quel mistero capace di vivere tra acqua e aria. Ma il loro sentimento dovrà presto fare i conti con una gerarchia ostile incarnata dal dispotico Strickland. In piena corsa alle stelle contro i russi, gli Stati Uniti non badano a spese e a crudeltà. Per garantirsi e garantire al suo Paese un futuro stellare, Strickland è deciso a tutto.

 

È sufficiente osservare l'arte contemporanea per convincersi degli effetti suscitati dalle trasformazioni della vita acquatica sull'ecosistema e di conseguenza sulla vita degli uomini. Da Damien Hirst, che valorizza il corallo minacciato dal riscaldamento degli oceani, a Suzanne Husky e alle sue sirene, il fondo marino ossessiona numerosi artisti. Se alcuni tra loro sondano quello che si gioca oggi nella profondità dei fondali, altri ci pescano una mitologia ancestrale e una nuova inquietudine. Architetto di incubi, Guillermo del Toro si iscrive nella seconda categoria, rinnovando le affinità, umide e furiose, che gli esseri umani intrattengono con il mondo marino. Sospeso tra nevrosi terrestri (la Guerra Fredda e l'irriducibile paura del diverso) e iridescenze acquatiche, La forma dell'acqua inventa sotto i nostri occhi un nuovo continente, tra mare e terra, scongiurando l'annegamento con la potenza dei fantasmi.




Guillermo del Toro Gómez è nato il 9 ottobre 1964 a Guadalajara, in Messico, dove ha studiato al Centro de Investigación y Estudios Cinematográficos. Sviluppa la passione per il grande schermo sin dall'infanzia, realizzando piccoli cortometraggi, ma è entrato nel mondo del cinema prima come esperto di makeup ed effetti speciali (ha anche fondato una sua compagnia, la Necropia), solo nel 1993, dopo aver diretto i corti Doña Lupe (1985) e Geometria (1987) e alcuni programmi televisivi messicani, gira il suo primo lungometraggio, l'horror Cronos (1993).

Nel 1997 la Miramax produce il suo secondo lavoro, Mimic, in cui figura nel cast anche Giancarlo Giannini. L'anno seguente suo padre viene rapito e liberato solo previo pagamento di un riscatto, è un avvenimento che stravolge la sua vita, spingendo l'intera famiglia Del Toro a trasferirsi negli Stati Uniti.

 

Dopo il terzo film dell'orrore prodotto in Spagna, La spina del diavolo (2001), considerato uno dei suoi lavori migliori, si dedica alla trasposizione cinematografica di due fumetti con supereroi fuori dal comune, Blade II (2002) ed Hellboy (2004), entrambi attraversati da quelle tinte dark che tanto piacciono al loro cineasta.

È nel 2006, però, che arriva il successo mondiale con Il labirinto del fauno, che può essere considerato il secondo film della trilogia fantasy-horror ambientata durante e dopo la guerra civile spagnola, inaugurata con La spina del fianco. La pellicola si aggiudica tre Oscar, nonché un ottimo giudizio sia da parte della critica che del pubblico, consacrando il regista come un maestro del genere e delineando maggiormente il suo stile che mescola l'atmosfera magica da fiaba con le tinte più oscure dell'horror movie.

 

Nel 2013 del Toro porta nelle sale lo sci-fi Pacific Rim, anche questo tratto da un fumetto, mettendo a segno un altro punto. Due anni dopo con Crimson Peak (2015) torna a terrorizzare il grande pubblico con fantasmi, eccidi e incesti, portando in scena nei panni dei cattivi Tom Hiddleston e la rossa Jessica Chastain. Nel 2017 presenta alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia la fiaba romantica fantasy e dark La forma dell'acqua con cui vince il Leone d'oro, nonché il suo primo Golden Globe come Miglior regista. A coronare il successo del film arivano anche 13 candidature agli Oscar 2018, tra cui quelle per il miglior film e la miglior regia.

 

Dal 2009 Guillermo del Toro porta avanti anche un'attività come scrittore di romanzi horror, ha infatti all'attivo una trilogia, Nocturna, scritta a quattro mani con Chuck Hogan e dedicata ai vampiri e altri due scritti, elaborati insieme a Daniel Kraus, tra cui vi è anche La forma dell'acqua, da cui ha tratto il suo film.


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