Durante una visita dal ginecologo, Jiya, che nega la violenza sessuale subita, cerca di trovare una certa leggerezza in un'interazione scomoda dopo l'altra.

Il medico pronuncia male il suo nome, mentre gli studenti di medicina le esaminano le parti intime, mentre il suo mondo torna incontrollabilmente al momento dell'aggressione. Le tensioni aumentano e sfuggono al controllo, spingendo Jiya in un incubo surreale nel disperato tentativo di riprendersi il suo potere.

Sophiyaa Nayar è una regista e cineasta di New York originaria di Nuova Delhi, India. Come Direttrice Associata o Assistente, ha lavorato al fianco dei principali scrittori e registi di Broadway, tra cui Kenny Leon, Saheem Ali, Leigh Silverman in uno spettacolo di Lily Tomlin e Jane Wagner, Jocelyn Bioh, May Adrales e Rajiv Joseph, e dell'industria cinematografica come Nana Mensah, Craig Quintero, Alyssa Nutting, Dean Bakopoulos, Bill Damashke e Cecily Strong.

È membro del WP Lab 2020-22, vincitrice del 3Arts Make a Wave Grant, membro dell'ensemble di Definition Theatre, membro del Director's Lab Chicago 2017 e residente nella stagione 2017/18 del Milwaukee Rep. È stata parte della SDC Foundation’s Observership Class, attraverso la quale ha lavorato su Soft Power al The Public.

La sua produzione di EthiopianAmerica ha vinto i Black Theatre Alliance Awards per la Miglior Produzione, Miglior Attore Protagonista e Miglior Attrice Protagonista, insieme a un Jeff Award per la Miglior Coreografia di Combattimento. Il suo script per il lungometraggio "Chhaya" è stato selezionato per il secondo turno del Sundance’s Feature Film Development Track ed è stato semifinalista per il 1497 Screenwriters Lab.