Can è l’unico testimone di un omicidio nella cittadina in cui è appena arrivato per assistere al funerale dell’anziano padre. La polizia non gli permette di ripartire, e Can inizia ad incontrare una serie di bizzarri cittadini, conoscenti di suo padre. Nel frattempo, mentre in città entra in vigore una quarantena, Can è accusato di un crimine sconosciuto.
Nato a Trebisonda, dopo la laurea alla Middle East Technical University, Tayfun Pirselimoğlu ha studiato pittura a Vienna con il professor Wolfgang Hutter, maestro del realismo fantastico.
Pittore e scrittore di numerosi romanzi e raccolte di racconti, ha iniziato la sua carriera cinematografica come sceneggiatore. Tra il 1999 e il 2021, ha diretto due cortometraggi (My Uncle, Il Silenzio è d'oro) e sette lungometraggi (Innowhereland, Riza, Haze, Hair, I'm Not Him, Sideway e Kerr), premiati in vari festival nazionali e internazionali. La sua visione artistica, basata su un immaginario insolito e su un peculiare approccio filosofico, è chiaramente visibile nei suoi film e nei suoi romanzi, che inseguono in modo quasi ossessivo l'idea dell'eterno ritorno. Le sue trame allegoriche sono anche politicamente significative e affrontano i problemi sociali ed etici in un modo profondamente umoristico e grottesco, mostrando i protagonisti travolti da un'assurdità diffusa.