“Abbiamo scelto Fabio Testi come ospite per chiudere l’edizione 2017 del Ravenna Nightmare Film Fest poiché è un attore poliedrico e duttile, rappresentativo di un cinema non solo di genere e che ha saputo esplorare i territori cinematografici in tutte le forme ed essenze, interpretando ruoli estremamente diversi tra loro in Italia e all’estero, riuscendo ad adattarsi con naturalezza a qualsiasi registro narrativo.
L’attore vanta una filmografia molto vasta, con più di cinquanta titoli, ha lavorato con registi come Sergio Leone (C’era una volta il West, 1968), Vittorio De Sica (Il giardino dei Finzi Contini, 1970), Claude Chabrol (Sterminate Gruppo Zero, 1974), Andrzej Zulawski (L’importante è amare, 1975), Mauro Bolognini (L’eredità Ferramonti, 1976), Dino Risi (Scemo di guerra, 1985), Monte Hellman (Amore, piombo e furore, 1978 e Road to Nowhere, 2010), ma anche con Lucio Fulci (I quattro dell’apocalisse, 1975 e Luca il contrabbandiere, 1980), Enzo G. Castellari (Il grande racket, 1976, La via della droga, 1977), Sergio Sollima (Revolver, 1973) e Massimo Dallamano, solo per citare alcuni degli autori con i quali Testi ha lavorato nell’arco della sua lunghissima carriera. Dopo aver superato la soglia dei settanta, Testi è pronto a tornare sul grande schermo, diretto ancora una volta dal regista Enzo G. Castellari, in Keoma Rises, un western, ora in pre-produzione, che vanta un cast che sembra essere un omaggio al cinema italiano di genere, tanto amato ed osannato nel mondo; insieme al nostro, spiccano infatti i nomi di Franco Nero, George Hilton e Gianni Garko. Il festival, in cui l’artista sarà con noi per parlare della sua carriera, proietta un film considerato vero e proprio cult dei seventies italiani, “Cosa avete fatto a Solange?”, di Massimo Dellamano, del 1976, un giallo morboso, dalle atmosfere claustrofobiche e sensuali, con una Camille Keaton mai così crepuscolare e con un finale indimenticabile.”
Mariangela Sansone
Sovente l’attore è il tramite tra il film e lo spettatore, veicola gli sguardi come una metafora, è un linguaggio attraverso cui il filmico prende forma. Ci sono attori che rimangono legati a un genere, che non riescono a uscire da un ruolo, se ne impossessano a inizio carriera e ne vengono risucchiati.
Fabio Testi, sin dagli esordi, è entrato e uscito dai panni delle diverse identità che ha incontrato nel suo percorso professionale, dimostrandosi attore poliedrico e duttile, rappresentativo di un cinema non solo di genere, interpretando ruoli estremamente diversi tra loro in Italia e all’estero, riuscendo sempre ad adattarsi con naturalezza a qualsiasi registro narrativo.
Il fisico atletico e allenato lo ha aiutato negli esordi, prima come stuntman, poi come controfigura e successivamente come attore per una serie di spot pubblicitari per la televisione.
L’artista di Peschiera del Garda, dopo aver frequentato l’Accademia di Arte Drammatica Salvatore Solida, è rapidamente approdato al grande schermo e tra i suoi primi film ci sono due opere dirette da Sergio Leone, prima come stuntman in Il buono, il brutto e il cattivo, nel 1966 e nel 1968 con C’era una volta il West, in una parte che restò ridotta in fase di montaggio.
Nel 1971 arriva il ruolo decisivo, quello di Giampiero Malnate, in Il giardino dei Finzi Contini, diretto da Vittorio De Sica e ispirato all’omonimo romanzo di Giorgio Bassani. Un film elegante, lirico e straziante, che nel 1972 vinse l’Oscar come miglior film straniero.
La sua filmografia è molto vasta, oltre cinquanta titoli, e dopo aver lavorato con Sergio Leone e Vittorio De Sica ha collaborato con registi come Claude Chabrol (Sterminate Gruppo Zero, 1974), Andrzej Zulawski (L’importante è amare, 1975), Mauro Bolognini (L’eredità Ferramonti, 1976), Dino Risi (Scemo di guerra, 1985), Monte Hellman (Amore, piombo e furore, 1978 e Road to Nowhere, 2010), ma anche con Lucio Fulci (I quattro dell’apocalisse, 1975 e Luca il contrabbandiere, 1980), Enzo G. Castellari (Il grande racket, 1976, La via della droga, 1977), Sergio Sollima (Revolver, 1973) e Massimo Dallamano (Cosa avete fatto a Solange?, 1972), solo per citarne alcuni.
Il percorso lavorativo di Fabio Testi è proseguito in parallelo tra cinema e televisione; anche sul piccolo schermo la sua attività è intensa e continua, ha recitato in I figli dell’ispettore, di Aldo Lado (1986), Cacciatori di navi (1990), di Folco Quilici e Il ritorno di Sandokan, di Enzo G. Castellari (1996).
A distanza di anni dall’ultima collaborazione, nel 2015 Fabio Testi si è ritrovato con l’amico e collega Enzo G. Castellari, ma questa volta entrambi davanti alla macchina da presa, diretti da Matteo Mercanti e Camillo Brena, nel cortometraggio I paranoidi. Un’opera evocativa e allo stesso tempo surreale, con l’attore che interpreta uno schizofrenico, in bilico tra follia e ragione, riecheggiando la sua vita trascorsa sotto i riflettori. Un piccolo e divertente gioiellino in cui riluce la bravura di un Testi che, camaleonticamente, si rinnova, cresce e non smette mai di stupire per bravura.
Fabio Testi tornerà a breve sul grande schermo, diretto ancora una volta dal regista Enzo G. Castellari, in Keoma Rises, un western, attualmente nella fase di pre-produzione, che vanta un cast che sembra essere un omaggio al cinema italiano di genere, tanto amato ed osannato nel mondo; insieme al nostro, spiccano infatti i nomi di Franco Nero, George Hilton e Gianni Garko.
Mariangela Sansone
Filmografia Cinema
Straniero... fatti il segno della croce!, regia di Demofilo Fidani (1967)
I due crociati, regia di Giuseppe Orlandini (1968)
Giurò... e li uccise ad uno ad uno - Piluk il timido, regia di Guido Celano (1968)
Ed ora... raccomanda l'anima a Dio!, regia di Demofilo Fidani (1968)
C'era una volta il West, regia di Sergio Leone (1968)
Zingara, regia di Mariano Laurenti (1969)
Quella dannata pattuglia, regia di Roberto Bianchi Montero (1969)
E continuavano a chiamarlo figlio di..., regia di Rafael Romero Marchent (1969)
Un posto all'inferno, regia di Giuseppe Vari (1969)
La morte bussa due volte (Blonde Köder für den Mörder), regia di Harald Philipp (1969)
Quel maledetto giorno d'inverno... Django e Sartana all'ultimo sangue!, regia di Demofilo Fidani (1970)
Il giardino dei Finzi Contini, regia di Vittorio De Sica (1970)
Anda muchacho, spara!, regia di Aldo Florio (1971)
Addio fratello crudele, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1971)
Il commissario Le Guen e il caso Gassot, regia di Denys de La Patellière (1972)
Cosa avete fatto a Solange?, regia di Massimo Dallamano (1972)
Camorra, regia di Pasquale Squitieri (1972)
Un amore così fragile, così violento, regia di Leros Pittoni (1973)
L'ultima chance, regia di Maurizio Lucidi (1973)
Revolver, regia di Sergio Sollima (1973)
Giubbe rosse, regia di Joe D'Amato (1974)
I guappi, regia di Pasquale Squitieri (1974)
Sterminate gruppo Zero, regia di Claude Chabrol (1974)
Dieci bianchi uccisi da un piccolo indiano, regia di Gianfranco Baldanello (1974)
L'importante è amare, regia di Andrzej Zulawski (1975)
I quattro dell'apocalisse, regia di Lucio Fulci (1975)
Vai gorilla, regia di Tonino Valerii (1976)
Il grande racket, regia di Enzo G. Castellari (1976)
L'eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
La via della droga, regia di Enzo G. Castellari (1977)
Manaos, regia di Alberto Vázquez Figueroa (1978)
Amore, piombo e furore, regia di Monte Hellman e Tony Brandt (1978)
A chi tocca, tocca...!, regia di Gianfranco Baldanello e Menahem Golan (1978)
Enigma rosso, regia di Alberto Negrin (1978)
Speed Cross, regia di Stelvio Massi (1980)
Speed Driver, regia di Stelvio Massi (1980)
La mano negra, regia di Fernando Colomo (1980)
S.H.E. la volpe, il lupo e l'oca selvaggia, regia di Robert Michael Lewis (1980)
Luca il contrabbandiere, regia di Lucio Fulci (1980)
Il carabiniere, regia di Silvio Amadio (1981)
Il falco e la colomba, regia di Fabrizio Lori (1981)
Giochi d'estate, regia di Bruno Cortini (1984)
I guerrieri del vento, regia di J. Lee Thompson (1984)
Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)
Adiós pequeña, regia di Imanol Uribe (1986)
Iguana, regia di Monte Hellman (1988)
Gioco perverso, regia di Italo Moscati (1991)
El sueño de Tánger, regia di Ricardo Franco (1991)
Delitto passionale, regia di Flavio Mogherini (1994)
Il burattinaio, regia di Ninì Grassia (1994)
Ragazzi della notte, regia di Jerry Calà (1995)
Annaré, regia di Ninì Grassia (1998)
Vento di primavera - Innamorarsi a Monopoli, regia di Franco Salvia (2000)
Sotto il cielo, regia di Angelo Antonucci (2001)
Inseguito, regia di Luca Guardabascio (2002)
Torrente 3: El protector, regia di Santiago Segura (2005)
La conjura de El Escorial, regia di Antonio del Real (2008)
Letters to Juliet, regia di Gary Winick (2010)
Road to Nowhere, regia di Monte Hellman (2010)
I Paranoidi, regia di Camillo Brena e Matteo Mercanti (2015)
Televisione
Skipper, regia di Roberto Malenotti (1984)
Io e il duce, regia di Alberto Negrin (1985)
Deceptions, regia di Robert Chenault e Melville Shavelson (1985)
I figli dell'ispettore, regia di Aldo Lado (1986)Se un giorno busserai alla mia porta, regia di Luigi Perelli (1986)
Se un giorno busserai alla mia porta, regia di Luigi Perelli (1986)
Top Kids, regia di Michael Pfleghar (1987)
Il colpo, regia di Sauro Scavolini (1989)
Disperatamente Giulia, regia di Enrico Maria Salerno (1989)
Il gorilla - episodio Le Gorille chez les Mandingues, regia di Denys Granier-Deferre (1990)
Cacciatori di navi, regia di Folco Quilici (1990)
Manuela, regia di Carlos Escalada e Rodolfo Hoppe (1991)
Micaela, regia di Rodolfo Hoppe (1992-1993)
Due vite, un destino, regia di Romolo Guerrieri (1992)
Solo per dirti addio, regia di Sergio Sollima (1992)
Piazza di Spagna, regia di Florestano Vancini (1993)
Flash - Der Fotoreporter - episodio Gift für die Welt (1993)
La dottoressa Giò, regia di Marcello Cesena (1995-1998)
Il ritorno di Sandokan, regia di Enzo G. Castellari (1996)
Deserto di fuoco, regia di Enzo G. Castellari (1997)
Tre stelle, miniserie TV (1999)
Don Matteo 3 - episodio Beauty Farm, regia di Andrea Barzini (2002)
Suherio, regia di Giuseppe La Rosa (2004)
Sottocasa, di registi vari (2006)
Mi último verano con Marián, regia di Vicent Monsonís (2007)
Herederos, di registi vari (2007-2008)
Il falco e la colomba, regia di Giorgio Serafini (2009)
Colpo di fulmine, regia di Roberto Malenotti (2010)
La donna che ritorna, regia di Gianni Lepre (2011)