Lotte Reiniger, nata a Berlino nel 1899, è stata tra i primi artisti ad esplorare le tecniche del film d’animazione. Il suo primo film, “Das Ornament des verliebten Herzens”, risale al 1919. Lavorando nella Berlino dei primi anni Venti, fu in grado di elaborare un sistema di forme animate in cartone ponendole direttamente sotto la camera, producendo così con incredibile delicatezza e unicità delle figure silhouette. Iniziò a lavorare con l’aiuto del marito, Carl Koch, e successivamente collaborò con Jean Renoir in Francia. Nel 1934, Lotte Reiniger, come molti altri registi creativi tedeschi, lasciò la Germania per l’Inghilterra, dove si unì alla avanguardia G.P.O Film Unit. Dopo aver realizzato, con successo, una serie televisiva per la BBC fatta di giochi di luce e ombre, produsse con la Primrose Productions una serie di ispirazione fiabesca, ancora oggi visti in tutto il mondo. Uno di questi, “Il piccolo sarto galante”, vinse il primo premio al Festival di Venezia del 1955.
Lotte Reiniger realizzò le figure per i suoi film ritagliandole con l’utilizzo delle forbici. La profondità e i delicati toni dello sfondo dei suoi film, sono realizzati da vari strati di fazzoletti di carta, fotografati su un piatto in vetro illuminato dal basso. Molte di queste figure sono realizzate appositamente per primi piani e campi lunghi, con leggere differenze di dettagli e contorni. I suoi ultimi film sono a colori grazie all’utilizzo delle gradazioni e sfumature della gelatina colorata, funzionali ad ottenere l’effetto dei paesaggi. L’arte di Lotte Reiniger è unica ed è tuttora oggetto di ammirazione. Lotte Reiniger morì all’età di 82 anni nel giugno del 1981 a Dettenhausen, vicino a Tubinga, dove trascorse gli ultimi mesi della sua vita. Il repertorio completo delle opere della Reiniger contiene 40 film realizzati con la tecnica delle silhouette.
Lotte Reiniger, insieme al marito e collaboratore Carl Koch così come a molti dei massimi innovatori del periodo (Walter Ruttmann, Berthold Bartosch, Alexander Kardan), si è ispirata alle storie de “Le mille e una notte”, conservandone il fascino, la comicità e perfino la violenza, e le ha trasposte nel linguaggio cinematografico. Nonostante “Le avventure del principe Achmed” ottenne il suo primo successo in Francia (in seguito a una prima proiezione a Berlino nel maggio del 1926), il film è riconosciuto come prodotto unico della Golden Age del cinema tedesco. Il film è stato realizzato a Postdam in una piccola depèndance nella tenuta del giovane banchiere berlinese e mecenate Louis Hagen, che si era interessato al progetto dopo aver visto i primi lavori di Reiniger. “Le avventure del principe Achmed” è un perfetto esempio di cinema fantasy, in grado di evocare l’atmosfera delle leggende arabe tramite gli strumenti del cinema. Il negativo originale venne distrutto a Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, insieme a molti altri lavori di Reiniger. Fortunatamente, il positivo in nitrato del film era stato conservato all’archivio del British Film Institute e vennero fatte nuove copie. Nel 1999, come tributo in occasione del centesimo compleanno di Lotti Reiniger, il film è stato restaurato dal Deutsches Filmmuseum di Francoforte, con l’inserimento dii cartelli in lingua tedesca copiati dai disegni originali di Dulac.