(Italia, 2017, 92’)
Con: Valerio Mastandrea, Clémence Poésy, Luca Esposito (II), Chiara Stella Riccio, Miguel Herrera.
Commedia lunare che si ingegna a passare in contrabbando la fine della vita, la solitudine e la morte, Tito e gli alieni racconta il lavoro del lutto. E lo fa senza negarsi la gioia e senza svilire la fatica del dolore. Nel deserto del Nevada, abbandonato da uomini e alieni, la regista Paola Randi trasloca un professore muto e senza nome, fedele a un amore di cui chiede ragione alle stelle. La risposta è sempre la stessa e si centra sull'impossibilità di dimenticare chi non c'è più. La rielaborazione del lutto esige tempo e lo scienziato di Valerio Mastandrea ha deciso di prenderselo tutto, cronicizzando il dolore fino allo spegnimento del sentimento vitale.
Fermo sulla scomparsa, provato dall'assenza e avido di nutrire la pena, il professore è un sopravvissuto che nel mondo vede solo un pretesto a una nuova variazione sul tema unico e inestinguibile del dolore. Ma poi qualcosa accade, qualcuno arriva ad 'allargare il quadro' e a interrompere la solitudine eterna di un uomo sepolto in un nulla eletto a domicilio. Perché il racconto e la vita riprendano il loro corso è necessario un nuovo personaggio, anzi due. La rimessa in movimento si traduce con l'allunaggio di Anita e Tito, orfani che custodiscono il mistero del mondo, una vita che coincide con l'avvenire. Distillando il dolore dell'assenza nel genere (la fantascienza), Paola Randi gonfia una bolla nel deserto e avvia un percorso iniziatico che lega uno zio ai nipoti fino ad adottarli e adottarne lo stupore.
Paola Randi si laurea in giurisprudenza e parallelamente studia disegno, pittura, tecniche d’incisione. Lavora come Project Manager per 12 anni presso organizzazioni non profit internazionali a favore delle donne nell’economia. Nel 1996 fonda TTR, trimestrale sul teatro e le arti visive da cui nasce un Festival Internazionale di Teatro di Ricerca a Milano. Dal novembre 2003 si occupa esclusivamente di cinema. Selezionata al Talent Campus della Berlinale 2004 (tra i docenti Ken Loach, Mike Leigh, Stephen Frears, Anthony Minghella, Walter Murch, Alan Parker), segue il seminario di Werner Herzog, alla Scuola Holden di Torino. Into Paradiso (2010) è il suo primo lungometraggio, seguito da Tito e gli alieni (2017).