RNFF2018: COME È INIZIATA LA SETTIMANA

Tanti appuntamenti hanno inaugurato la settimana del Ravenna Nightmare Film Fest, a partire dal grande inizio di Nightmare School con il suo primo sold out della XVI edizione. Più di 200 studenti delle scuole elementari ravennati hanno riempito il Palazzo del Cinema per l'incontro Nightmare Kids sulla tecnica a passo uno condotta dal regista e animatore Francesco Filippi, che ha introdotto la proiezione di La mia vita da zucchina di Claude Barras. Davanti a una sala di bambini incantati, Filippi ha raccontato alla giovane platea, supportato da clip ed estratti video, cosa si nasconde dietro la realizzazione di un'animazione in stop motion.

Nel pomeriggio sono arrivati al Palazzo del Cinema i rappresentanti dell'Associazione Il Quadrifoglio di Ravenna per la nuova sezione Nightmare Senza Barriere, un vero e proprio esperimento finalizzato alla promozione dell'arte del cinema e della sua fruizione da parte delle persone sorde. Il documentario de Il rumore della vittoria di Ilaria Galbusera e Antonino Guzzardi - reportage su diverse storie di disabilità e sul ruolo dello sport nel superarle - è stato seguito da una serie di cortometraggi a cura dell'Associazione e dal successivo incontro con il pubblico.




La proposta pomeridiana si è conclusa alle 18.00 con l'incontro, proposto dalla sezione Ottobre Giapponese, con Giorgio Amitrano, autore di "Iro Iro - Il Giappone tra pop e sublime". A condurre la presentazione del libro è stato Marco Del Bene, presidente dell'Associazione per gli Scambi Culturali tra Italia e Giappone. Nel corso dell'evento, l'illustre orientalista e accademico ha rivelato ad un pubblico di appassionati la nascita di questa sua ultima opera. Iro in giapponese significa colore. Iro iro, raddoppiato, è una miscellanea variopinta, un insieme articolato e sorprendente. E così è questo libro, che accompagna il lettore in un viaggio inaspettato e iridescente attraverso la vita, la cultura e le contraddizioni di un Paese che esprime forse più di qualsiasi altro l'inesauribile varietà delle emozioni, delle atmosfere, dei possibili modi di essere.




In prima serata dall'Oriente si è tornati in territorio romagnolo per il secondo appuntamento di Showcase Emilia-Romagna - Cinema e territorio: la proiezione di Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri, arrivato sugli schermi di Ravenna dopo l'esordio a Venezia e l'anteprima al Gender Bender di Bologna. Primo lungometraggio della regista imolese, il film sostenuto da Biennale College (laboratorio produttivo della Biennale di Venezia) è un racconto sulla ricerca della propria identità immerso nei paesaggi glaciali dell'appennino bolognese. A seguito della proiezione, la filmmaker Maria Martinelli insieme a Davide Zanza della Regione Emilia-Romagna Film Commission ha condotto il partecipato Q&A con la regista e l'attrice protagonista Eleonora Conti in cui le due hanno potuto rispondere alle domande del pubblico svelando retroscena, processi creativi e scelte stilistiche.


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