Londra, oggi. Un rifugiato munito di valigia si lava sulla riva del Tamigi. L'enigmatico sconosciuto dall’identità “fluida” si presenta poi a una famiglia dell'alta borghesia. Da loro verrà invitato a rimanere come dipendente. L’ospite presto sedurrà ogni membro della famiglia con una serie di espliciti incontri sessuali, mettendo il loro mondo sottosopra e mostrando loro nuove pratiche radicali. Il film nasce dalla considerazione, da parte del regista, che porno e arte, o porno e moda, o porno e cinema tradizionale, siano categorie permeabili. Secondo il regista, la nostra è un'epoca di regressione, in cui la nudità e la sessualità esplicita sullo schermo sono considerate come qualcosa di pruriginoso e inutile, oppure utilizzate per puro sensazionalismo e pubblicità, un gesto malizioso per aumentare gli ascolti. Il regista ha usato la sua ultima opera per presentare la sessualità come naturale, o semplicemente come qualcosa di intrinseco alla vita. 

Bruce LaBruce è un regista, fotografo, scrittore e artista di Toronto. Oltre a numerosi cortometraggi, ha scritto e diretto quattordici lunghi, tra cui Gerontophilia, che ha vinto il Grand Prix al Festival du Nouveau Cinema di Montreal nel 2013. Come fotografo ha realizzato numerose mostre in tutto il mondo, tra cui la mostra  Oscenità alla Galleria La Fresh di Madrid, che ha fatto generato molte polemiche in Spagna. Il suo lungometraggio L.A. Zombie è stato presentato in concorso al Festival di Locarno nel 2010, e poi successivamente è stato vietato in Australia. Il suo ultimo film, Saint-Narcisse, è stato nominato da John Waters su Artforum uno dei dieci migliori film del 2021. LaBruce ha avuto numerose retrospettive cinematografiche di rilievo, tra cui una al MoMA di New York nel 2015, e una alla Cinematheque Quebecois di New York nel 2022.  Un nuovo libro di fotografia Photo Ephemera, in due volumi, è stato pubblicato nel 2021.